Tränenpalast
- Gefr. Maybach
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Tränenpalast
Tra i due/tre musei "a tema" visitati a Berlino la scorsa settimana (non potevo esagerare, rischiavo la rivolta familiar di moglie e figlio quattordicenne... ) mi ha molto colpito la visita alla stazione della S-Bahn di Friedrichstrasse .
Questa era l’ultima stazione prima del confine verso Berlino Ovest, passando dall’est all’ovest.
Dall’agosto 1961 lo sbarramento del confine trasformò questa stazione di transito in un passaggio di confine per viaggiatori da tutte e due le parti della città. Il padiglione per il disbrigo delle formalità di confine è tuttora conservato. A causa degli innumerevoli distacchi che hanno dovuto vivere qui le persone fino al 1989, oltre ai trauma causati dalla mostruosa burocrazia imposta dal regime, che a volte sfociava anche in arbitrari rifiuti di autorizzazioni e confische di materiale importato o esportato, questo padiglione si chiama "Il Palazzo delle Lacrime".
Dalla metà degli anni Novanta la stazione Friedrichstrasse è stata completamente ristrutturata. L’allora padiglione per i viaggiatori da e per Berlino Ovest si trovava a nord della linea ferroviaria e era collegato alla stazione con un sottopassaggio. Con la sua facciata sostanzialmente immutata costituisce la testimonianza più importante che ricorda l’ex passaggio di confine. Oggi nel "Palazzo delle lacrime" hanno luogo manifestazioni e spettacoli.
La Fondazione Casa della Storia della Repubblica Federale Tedesca ha allestito una mostra permanente nel Tränenpalast (Palazzo delle Lacrime), vincolato dalla protezione dei monumenti. La mostra, allestita sulla base della concezione dei memoriali della Federazione, riguarda “La divisione e il confine nella vita quotidiana dei tedeschi”. In questo modo sorge un luogo del ricordo adeguato al valore che possiede il Palazzo delle Lacrime nella coscienza dei tedeschi.
Devo dire che, immedesimandosi nelle persone che tentavano disperatamente di andare "di là" anche solo per una breve visita a parenti o amici, così come per viaggi senza ritorno, mi veniva la pelle d'oca....
L'apparato dello Stato, attraverso inflessibili custodi in divisa (nelle ricostruzioni delle stanze sono presenti unoformi delle Grenztruppen e degli uffici della Zoll (Dogana) mostrava la sua faccia più truce per impedire che i semplici cittadini godessero della libertà che oggi, a noi, sembra così naturale...
Il palazzo dall'esterno, appariva così anche 30 anni fa: trasparente, luminoso, invitante...
Ma, una volta entrato, dovevi passare dei controlli ferrei, dai documenti agli effetti personali...
Questa era l’ultima stazione prima del confine verso Berlino Ovest, passando dall’est all’ovest.
Dall’agosto 1961 lo sbarramento del confine trasformò questa stazione di transito in un passaggio di confine per viaggiatori da tutte e due le parti della città. Il padiglione per il disbrigo delle formalità di confine è tuttora conservato. A causa degli innumerevoli distacchi che hanno dovuto vivere qui le persone fino al 1989, oltre ai trauma causati dalla mostruosa burocrazia imposta dal regime, che a volte sfociava anche in arbitrari rifiuti di autorizzazioni e confische di materiale importato o esportato, questo padiglione si chiama "Il Palazzo delle Lacrime".
Dalla metà degli anni Novanta la stazione Friedrichstrasse è stata completamente ristrutturata. L’allora padiglione per i viaggiatori da e per Berlino Ovest si trovava a nord della linea ferroviaria e era collegato alla stazione con un sottopassaggio. Con la sua facciata sostanzialmente immutata costituisce la testimonianza più importante che ricorda l’ex passaggio di confine. Oggi nel "Palazzo delle lacrime" hanno luogo manifestazioni e spettacoli.
La Fondazione Casa della Storia della Repubblica Federale Tedesca ha allestito una mostra permanente nel Tränenpalast (Palazzo delle Lacrime), vincolato dalla protezione dei monumenti. La mostra, allestita sulla base della concezione dei memoriali della Federazione, riguarda “La divisione e il confine nella vita quotidiana dei tedeschi”. In questo modo sorge un luogo del ricordo adeguato al valore che possiede il Palazzo delle Lacrime nella coscienza dei tedeschi.
Devo dire che, immedesimandosi nelle persone che tentavano disperatamente di andare "di là" anche solo per una breve visita a parenti o amici, così come per viaggi senza ritorno, mi veniva la pelle d'oca....
L'apparato dello Stato, attraverso inflessibili custodi in divisa (nelle ricostruzioni delle stanze sono presenti unoformi delle Grenztruppen e degli uffici della Zoll (Dogana) mostrava la sua faccia più truce per impedire che i semplici cittadini godessero della libertà che oggi, a noi, sembra così naturale...
Il palazzo dall'esterno, appariva così anche 30 anni fa: trasparente, luminoso, invitante...
Ma, una volta entrato, dovevi passare dei controlli ferrei, dai documenti agli effetti personali...
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Re: Tränenpalast
Le guardie doganali controllavano incessantemente, sia di persona che con l'occhio indiscreto delle telecamere...
Alla fine, se era andato tutto bene, arrivavi alla...terra promessa, passando dall'Est...
All'Ovest...
Ma ogni berlinese dell'est, per quarant'anni doveva sempre tenere in mente di essere sempre...sotto controllo
Alla fine, se era andato tutto bene, arrivavi alla...terra promessa, passando dall'Est...
All'Ovest...
Ma ogni berlinese dell'est, per quarant'anni doveva sempre tenere in mente di essere sempre...sotto controllo
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Re: Tränenpalast
Complimenti , trovo sempre molto belli i tuoi reportage
Proprio in questi giorni ho visto un bel servizio alla TV su Berlino , si parlava anche della Montagna Del Diavolo , il prossimo reportage potresti farlo li
Un saluto
Proprio in questi giorni ho visto un bel servizio alla TV su Berlino , si parlava anche della Montagna Del Diavolo , il prossimo reportage potresti farlo li
Un saluto
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Re: Tränenpalast
Bel reportage veramente e grazie per averlo condiviso.
Se riesco prima o poi a fare un viaggio serio a Berlino ti contatto per infornazioni su cosa vedere assolutamente.
Il cappello mpstrato nel servizio (blu con bordo arancio/oro) è della Zoll O delle ferrovie?
Se riesco prima o poi a fare un viaggio serio a Berlino ti contatto per infornazioni su cosa vedere assolutamente.
Il cappello mpstrato nel servizio (blu con bordo arancio/oro) è della Zoll O delle ferrovie?
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Re: Tränenpalast
sven hassel ha scritto:Bel reportage veramente e grazie per averlo condiviso.
Se riesco prima o poi a fare un viaggio serio a Berlino ti contatto per infornazioni su cosa vedere assolutamente.
Il cappello mpstrato nel servizio (blu con bordo arancio/oro) è della Zoll O delle ferrovie?
Non mi ricordo più cosa avevo letto sul pannello descrittivo, credo avesse a che fare con la "censura postale"...comunque si tratta di un vecchio modello delle Poste.
Grazie per la considerazione da...guida turistica, faro del mio meglio...
E grazie sia a te che a Vix per il gradimento verso l'approfondimento (rima non voluta )
Re: Tränenpalast
Bella esposizione! E ottime foto!
E' proprio lì che io e il buon Drugo finimmo una giornata all'insegna dell' "estismo" qualche mese fa..
E' proprio lì che io e il buon Drugo finimmo una giornata all'insegna dell' "estismo" qualche mese fa..
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Re: Tränenpalast
Spero non sia finita.......tra le lacrime....
Curioso...anche per me, è stata l'ultima visita della settimana...
Peccato non aver pensato ad avvisarti. Sarà per la prossima volta
Curioso...anche per me, è stata l'ultima visita della settimana...
Peccato non aver pensato ad avvisarti. Sarà per la prossima volta
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Re: Tränenpalast
Grazie per aver condiviso con noi le tue "lacrime". Non sapevo che esistesse un collegamento di metropolitana tra le due Germanie, immaginavo li avessero chiusi semplicemente.
http://cesimmunizioni.eu
Homo homini lupus. Draco dormiens nunquam titillandus
lo spirito di Cesare, vagante in cerca di vendetta entro questi confini con voce di monarca griderà "Sterminio", e scioglierà i mastini della guerra.
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Re: Tränenpalast
Beh, in effetti i collegamenti metro tra est ed ovest erano del tutto chiusi. Però a Berlino c'erano (e ci sono ancora) due tipi di metro: la S-Bahn che corre in superficie e la U-Bahn che passa sottoterra.
Molte fermate di entrambe si erano trasformate in "stazioni fantasma".
Per esempio, La stazione Nordbahnhof apparteneva all’ex confine con Berlino Ovest e all’epoca della divisione era chiusa. I treni della metropolitana che portavano dal sud al nord di Berlino Ovest in questo tratto passavano sotto Berlino Est senza fermarsi e sulle banchine c’erano i soldati delle truppe di frontiera che vigilavano, molto probabilmente membri delle Grenztruppen.
Dal 1961 l’area esterna della stazione Nordbahnhof fu trasformata in striscia di confine e ancora oggi qui sono rimasti visibili i resti del muro, con diversi pannelli del percorso storico del Muro di Berlino. Il muro della stazione Nordbahnhof in Gartenstraße serviva da muro di sbarramento anteriore, mentre lungo Liesenstraße c’era una parete di cemento (in parte ancora visibile nello stato originale) che arrivava al cimitero della Comunità di St. Hedwig, all’interno del quale una parte delle tombe fu distrutta per la costruzione della striscia di confine. L’accesso al cimitero era possibile solo dal retro, attraverso un palazzo di abitazioni che da su Wöhlertstraße.
Nella stazione Nordbahnhof c’è un’esposizione permanente (gratuita) che mostra la situazione venutasi a creare nella rete di circolazione urbana per effetto della divisione di Berlino, quando i treni non si fermavano più nelle stazioni abbandonate sotto Berlino Est e prima di passarci dall’altoparlante si sentiva dire: “Ultima stazione a Berlino Ovest!“
Friedrichstrasse invece era una stazione ferroviaria che aveva un "passaggio diretto" per accedere all'Est.
Ma solo dopo aver passato tutti i controlli......
Molte fermate di entrambe si erano trasformate in "stazioni fantasma".
Per esempio, La stazione Nordbahnhof apparteneva all’ex confine con Berlino Ovest e all’epoca della divisione era chiusa. I treni della metropolitana che portavano dal sud al nord di Berlino Ovest in questo tratto passavano sotto Berlino Est senza fermarsi e sulle banchine c’erano i soldati delle truppe di frontiera che vigilavano, molto probabilmente membri delle Grenztruppen.
Dal 1961 l’area esterna della stazione Nordbahnhof fu trasformata in striscia di confine e ancora oggi qui sono rimasti visibili i resti del muro, con diversi pannelli del percorso storico del Muro di Berlino. Il muro della stazione Nordbahnhof in Gartenstraße serviva da muro di sbarramento anteriore, mentre lungo Liesenstraße c’era una parete di cemento (in parte ancora visibile nello stato originale) che arrivava al cimitero della Comunità di St. Hedwig, all’interno del quale una parte delle tombe fu distrutta per la costruzione della striscia di confine. L’accesso al cimitero era possibile solo dal retro, attraverso un palazzo di abitazioni che da su Wöhlertstraße.
Nella stazione Nordbahnhof c’è un’esposizione permanente (gratuita) che mostra la situazione venutasi a creare nella rete di circolazione urbana per effetto della divisione di Berlino, quando i treni non si fermavano più nelle stazioni abbandonate sotto Berlino Est e prima di passarci dall’altoparlante si sentiva dire: “Ultima stazione a Berlino Ovest!“
Friedrichstrasse invece era una stazione ferroviaria che aveva un "passaggio diretto" per accedere all'Est.
Ma solo dopo aver passato tutti i controlli......
Re: Tränenpalast
Anche se in ritardo, ti faccio i complimenti per il reportage, molto interessante
Кто к нам с мечом придет тот от меча и погибнет