In un articolo di una rivista ho trovato un accenno "strano" alla Yugoslavia.
Parlava del divieto assoluto di arrendersi e del fatto che fosse riportato anche nella costituzione che nessuno era autorizzato a trattare la resa a nome della Yugoslavia.
Non riesco a capire se fosse una "sparata" per fare capire a qualsiasi invasore che se la sarebbe vista brutta oppure un fatto reale.
Nella disgraziata ipotesi non ce lo vedo il maresciallo Tito che non prende decisioni, anche pesanti, per lo stato. Alla fine lui era la Yugoslavia e quando è mancato il collasso è stato rapido.
La cosa curiosa è che la frontiera che li preoccupava era ad est.
Qualcuno ne sa di più?
In Yugoslavia era vietato arrendersi?
- Andrea58
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In Yugoslavia era vietato arrendersi?
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Homo homini lupus. Draco dormiens nunquam titillandus
lo spirito di Cesare, vagante in cerca di vendetta entro questi confini con voce di monarca griderà "Sterminio", e scioglierà i mastini della guerra.
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Re: In Yugoslavia era vietato arrendersi?
Considera che Tito aveva "rotto" con Stalin e, naturalmente, gli americani non ci hanno pensato due volte ad accoglierlo a braccia aperte...Andrea58 ha scritto: La cosa curiosa è che la frontiera che li preoccupava era ad est.
Nonostante la propaganda "anticapitalista", Tito beneficiò ampiamente degli aiuti sottobanco degli americani e, nel caso di una terza guerra mondiale, molto probabilmente si sarebbe schierato a fianco della NATO, tanto che i piani difensivi alleati ponevano la prima linea di resistenza proprio in Jugoslavia...
Cerco militaria, documenti, foto riguardanti il periodo della guerra fredda e, in particolar modo, inerenti la "cortina di ferro" (uniformi, distintivi, fotografie, documenti di truppe confinarie, polizia di frontiera, ecc...).