Ciao a tutti,
mi fa piacere che le mie spillette destino interesse.
Scriverò ciò che so sul DOSAAF e il radiantismo amatoriale in ex CCCP, notizie che ho avuto anche grazie a due ex colleghi: uno che ha vissuto 50 anni un Unione Sovietica ed una proprio russa di nascita, entrambi facevano parte del DOSAAF, anche se non per attività radio: essere iscritti al DOSAAF era un atto "
volontario"
Per una descrizione sommaria del DOSAAF vi rimando alla pagina di Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/DOSAAF
Il DOSAAF sponsorizzava i
radioclub su tutto il territorio, accoglieva gli iscritti che volevano (o venivano scelti per ?) diventare operatori radio. Iscrizione a basso prezzo, diciamo simbolica. L'importante era che nessun ragazzo rimanesse a casa a non fare nulla. I radioclub erano sempre ben forniti di apparecchiature donate da esercito, marina ed aeronautica, non si buttava via niente. L'ente organizzava, fra i tanti, corsi per diventare radioamatori, il che significava soprattutto diventare TECNICI preparati, che della radio sapessero TUTTO. I radioamatori sapevano costruire la propria radio, gli amplificatori e le antenne, d'altronde non si importavano di certo le radio americane o giapponesi, nemmeno negli ultimi anni della CCCP. Nel DOSAAF era molto importante il radiosport: la telegrafia e la radiocaccia.
C'erano corsi e veri campionati di telegrafia veloce, per veloce intendo velocità tali che per decodificare i codici era necessario stenografare il messaggio per poi tradurlo in lettere. Tutt'ora esistono gare di telegrafia veloce, in ricezione ed in trasmissione, inutile dirvi che i campioni assoluti di tale sport sono i bielorussi ed i russi, (Bielorussia e Russia sono le nazioni che ancora hanno un DOSAAF fortemente presente) seguiti da macedoni, serbi, romeni, ungheresi e tutte quelle nazioni dove la telegrafia e la radio erano considerate importanti attività durante la guerra fredda. Questo perché creare una rete di persone giovani altamente preparate nel campo della radio e della telegrafia (ma non solo: il DOSAAF sponsorizzava un sacco di attività e di sport) significava avere a disposizione una società preparata e pronta "al peggio", ma anche una società interamente schedata e sotto il pieno controllo dello stato.
C'era poi la radiolocalizzazione: un po' simile a ciò che oggi chiamiamo "orienteering". Detta anche radiocaccia o caccia alla volpe: una trasmittente continua viene nascosta in una zona più o meno estesa e squadre di operatori muniti di ricevitore, antenna direzionale, cuffie, cartina e bussola devono trovare la trasmittente, ovvero: la volpe.
Esisteva un radioclub centrale che gestiva le cartoline che si scambiavano e tutt'ora si scambiano i radioamatori di tutto il mondo: le QSL, ovviamente il tutto era controllatissimo, guai sgarrare. Veniva poi stampata dal radioclub centrale per i soci (e per chi voleva comprarlo ?) la rivista RADIO. Tutt'ora esiste.
Per ora è tutto, risponderò volentieri ad ulteriori domande specifiche, se qualcuno ne sa di più, aggiunga pure
carne sul fuoco...
saluti
Matteo aka cups75
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
non esistono domande stupide... le risposte invece...