al Memoriale per i difensori dell'Artico sovietico durante la Grande Guerra Patriottica
posto sul gelido promontorio che domina la città di Murmansk davanti alla baia di Kola.
in una fredda mattina decidiamo di far visita al memoriale e nonostante il forte vento arriviamo sulla collina
ad ammirare l'imponente statua alta più di trentacinque metri ( la seconda più alta della Russia ) e dal peso di oltre cinquemila tonnellate
Il progetto è stato sviluppato dall'architetto sovietico IA Pokrovsky e scultore I. J. Brodsky.
Alla base della statua brucia la fiamma eterna e alle spalle di essa sorgono le targhe in marmo delle città eroine.
"cito da RussiaOggi"
Mentre sfiliamo sotto le lapidi che commemorano le medaglie all’eroica resistenza delle città sovietiche,
"Aljosha" non fa una piega. Chissà quante volte avrà risentito le storie di guerra del vecchio Viktor.
Imperturbabile nella sua impressionante mole di cemento armato, continua a fissare l’orizzonte,
col fucile a tracolla e il pesante mantello abbottonato sino al collo: lui e Viktor tengono sott’occhio ogni giorno
le attività del gigantesco porto ai piedi della collina, dove decine di gru gialle sono impegnate a caricare carbone
sui convogli in partenza verso Est. “Qui è sempre stata la guerra a dettare le scelte - aggiunge un po’ spiazzato l’anziano reduce.
- Murmansk è nata per rifornire le truppe russe nella Prima Guerra Mondiale, poi è stata usata per foraggiare
la controrivoluzione contro i bolscevichi; successivamente per passare aiuti contro l’invasione tedesca;
infine, di nuovo per ospitare la flotta sovietica. Tutto merito della Corrente del Golfo, che mantiene navigabili
le acque vicine al porto: ora però il clima sta cambiando e anche il resto dell’artico russo è libero dai ghiacci per diversi mesi”.
Gonfia il petto. “Già. Murmansk sarà presto lo scalo più importante e veloce per raggiungere l’America via mare”.
qualche foto..
Aljosha la Fiamma Eterna le Città Eroine
e per finire una panoramica della baia di Kola che Aljosha scruta ogni giorno..