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Buonasera
Vi presento questo lasciapassare (propusniza) rilasciato dal comando di Belgrado il 24 febbraio del 1945.
La particolarità di questo documento sta proprio nella data, poichè Belgrado era stata liberata da pochi mesi e si era appena instaurato il nuovo governo di Tito...
Se qualcuno ha ancora info da aggiungere, è il benvenuto!

Bel pezzo! E' interessante l'intestazione: Comando della città di Belgrado dell'Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia (N.O.V.J. = Narodno-Oslobodilačka Vojska Jugoslavije), il nome dell'esercito jugoslavo fino alla fine della guerra, quando era ancora un esercito partigiano.

Dovrei avere anch'io qualche cosetta del genere, con un po' di tempo cercherò bene (perdonatemi l'assenza ma sono settimane impegnative...).

Un saluto!
Drugo

Grazie Drugo!
Potresti cortesemente aiutarmi nella traduzione?
A parte l'intestazione del foglietto e la scritta in basso "morte al fascismo e libertà nazionale", per il resto mi è completamente incomprensibile.

Il motto è Morte al fascismo - Libertà al popolo!

Per la traduzione:

COMANDO DELLA CITTA' DI BELGRADO DELLA N.O.V.J.
DISTRETTO D'ARRUOLAMENTO

Belgrado, 24 feb 1945

per Simić Aleksandar nato il 1892 a Šabac che viaggia da Belgrado a Kruševac e ritorno. Il soggetto viaggia per: trasporto di materiale.
Questo lasciapassare è valido dal 24 feb al 5 marzo.

Grasssie...

Ecco un documento simile, questo ancora in piena guerra: un semplice foglietto battuto a macchina, nemmeno ciclostilato.
COMANDO
DELLA BRIGATA DI ŽELEZNIK
d'ufficio
23 dicembre 1944
Paračin



Con il seguente si attesta che il compagno MILORAD KOSTIĆ si trova come combattente nella brigata di Železnik dell'Esercito di Liberazione Popolare Jugoslavo.
Questo certificato gli viene rilasciato acché i suoi genitori, a Belgrado, possano regolare i rifornimenti a cui hanno diritto di legna, carbone e altri beni di prima necessità.


Il Commissario (Maggiore)...
Il Comandante (Capitano)...

Ricordo che Belgrado era stata liberta da sovietici e partigiani il 20 ottobre 1944, giusto due mesi prima. Si comprende quindi a cosa e come potesse essere utilizzato un certificato simile, e le nuove possibilità che si aprivano per i famigliari dei combattenti nelle zone liberate.