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È morta oggi in ospedale a Belgrado, a 89 anni, Jovanka Broz, vedova di Tito.

Di più qui: http://www.eastjournal.net/serbia-addio ... tito/35523

Le condoglianze sono di obbligo.

Complimenti anche per il giornale , che leggo regolarmente.

Un altro importante testimone della storia che viene a mancare.

RIP

Mi associo in ritardo alle condoglianze e posto questo link del Corriere, che riporta alcune foto del funerale: http://www.corriere.it/foto-gallery/est ... 92.shtml#1 .

Chissà qual'è la verità. Non è la prima moglie che viene "epurata".
Comunque pur sempre una persona addentro nelle cose politiche della Yugoslavia, peccato non abbia potuto dire la sua.
Riposi in pace.

Tra il 26 ottobre, il giorno dopo la sepoltura di Jovanka Broz, e il 29 ottobre, quando il misfatto è stato scoperto, sono state rubate cinque onorificenze che erano state prima esposte nella camera ardente, e poi, in una teca di velluto, spostate dentro il cassetto di una scrivania nella Casa dei fiori, quando è stata aperta al pubblico, e migliaia di visitatori sono potuti entrare.

Si tratta di un Ordine alla fratellanza e unità, una Decorazione partigiana 1941, due Ordini al coraggio e una medaglia SUBNOR (l'organizzazione dei veterani combattenti partigiani). La polizia sta indagando a fondo, anche per il ritorno mediatico della vicenda.

Ironia della sorte, il mentecatto che ha pensato bene di rubare le onorificenze della vedova Broz, a pochi metri dal suo corpo, non sapeva evidentemente che tre di queste sono state prestate da veterani membri del SUBNOR, che - hanno dichiarato - l'hanno fatto in spirito di cameratismo per una compagna di lotta, e non tanto per il fatto che era la moglie di Tito, in quanto i familiari di Jovanka non sono stati in grado di reperire gli originali in casa di lei.

Non ho parole...

Drugo ha scritto:Tra il 26 ottobre, il giorno dopo la sepoltura di Jovanka Broz, e il 29 ottobre, quando il misfatto è stato scoperto, sono state rubate cinque onorificenze che erano state prima esposte nella camera ardente, e poi, in una teca di velluto, spostate dentro il cassetto di una scrivania nella Casa dei fiori, quando è stata aperta al pubblico, e migliaia di visitatori sono potuti entrare.

Si tratta di un Ordine alla fratellanza e unità, una Decorazione partigiana 1941, due Ordini al coraggio e una medaglia SUBNOR (l'organizzazione dei veterani combattenti partigiani). La polizia sta indagando a fondo, anche per il ritorno mediatico della vicenda.

Ironia della sorte, il mentecatto che ha pensato bene di rubare le onorificenze della vedova Broz, a pochi metri dal suo corpo, non sapeva evidentemente che tre di queste sono state prestate da veterani membri del SUBNOR, che - hanno dichiarato - l'hanno fatto in spirito di cameratismo per una compagna di lotta, e non tanto per il fatto che era la moglie di Tito, in quanto i familiari di Jovanka non sono stati in grado di reperire gli originali in casa di lei.

Non ho parole...

Sciacalli.
Purtroppo non è la prima volta che succede... il più delle volte sono furti su commissione.
Speriamo che riescano a prenderli.

Drugo ha scritto:Tra il 26 ottobre, il giorno dopo la sepoltura di Jovanka Broz, e il 29 ottobre, quando il misfatto è stato scoperto, sono state rubate cinque onorificenze che erano state prima esposte nella camera ardente, e poi, in una teca di velluto, spostate dentro il cassetto di una scrivania nella Casa dei fiori, quando è stata aperta al pubblico, e migliaia di visitatori sono potuti entrare.

Poteva essere prevedibile che ciò accadesse, e più vergognoso che non ci fosse un servizio di controllo...

http://www.eastjournal.net/serbia-the-r ... broz/35987

Despite her estrangement from Tito in his last years and the violent collapse of his regime, her burial was a solemn ceremony. Some ten thousand people were present, many delegations and numerous accredited foreign press.

Jovanka asked explicitly to be buried in that place, and serenaded with the song “Bella Ciao,” the famous anthem of anti-fascist partisans from World War II. Her last wishes were granted, and the premiere of Serbia even saw fit to deliver a goodbye eulogy to the First Lady of a nation which no longer exists.

Questo mi ricorda il raccapricciante evento concernente il Maresciallo dell'URSS Sergey Akhromeyev.

Suicida dopo aver dato appoggio al tentato colpo di stato dell'agosto 1990 (senza però parteciparvi), giustificando il suo gesto con l'affermazione che non poteva pensare di sopravvivere alla disintegrazione dell'URSS, fu vittima di vandalismo da morto. La sua tomba distrutta, il cuo corpo esumato e l'uniforme da Maresciallo con la quale era stato seppellito rubata.

Non si è arrivati a tanto stavolta, ma naturalmente mi associo: non ho parole..