ORBL 6486
Inviato: lun apr 11, 2016 1:20 am
Dopo molto tempo sono riuscito a portare in collezione una Bandiera Rossa del Lavoro screwback. Purtroppo gli smalti di questo pezzo non sono in buone condizioni (c'è una grossa porzione, vicino all'asta della bandiera, completamente ricostruita, così come lo smalto della stella) ed è stato lucidato fino a rimuovere quasi del tutto la doratura della falce e del martello e delle fronde di quercia (per non parlare del verso tirato a specchio
). Questo probabilmente il motivo per il quale sono riuscito ad ottenerlo ad un prezzo abbordabile: fino a qualche anno fa le prime versioni del tipo 2 non erano avvicinabili, comunque rimane un esemplare T2V1.3 (secondo Mondvor) per me genuino. Prima delle fotografie qualche particolare interessante: il seriale è inciso tra il rivetto in mezzo e quello più in basso (quello che assicura la stella al corpo dell'ordine ), normalmente intorno al seriale 6000 veniva inciso tra il rivetto mediano e i due subito sotto alla saldatura della vite. Questi ultimi due rivetti, che assicurano la falce e il martello al corpo dell'ordine, sono normalmente ad altezze diverse: quello sinistro più in alto rispetto al destro, qui sono al contrario.
Tutte queste differenze tra un esemplare e l'altro si riscontrano spesso negli ordini screwback, questo perché l'intervento manuale degli artigiani (assemblaggio e rifinitura dei molti pezzi di cui è composto l'ordine) era maggiore rispetto a quello richiesto per le versioni con sospensione più tarde, questo il motivo per cui chi lo realizzava spesso "firmava" con le proprie iniziali (o numeri) ogni pezzo. Proprio la sigla dell'artigiano rimane per me un'incognita: se è, come sembra, "Г У" non sono riuscito a trovare una corrispondenza su altri esemplari, se fosse "Р У" la sigla sarebbe già stata osservata. Vi lascio alle foto e aspetto i vostri commenti, sono curioso di conoscere la vostra opinione.
Tutte queste differenze tra un esemplare e l'altro si riscontrano spesso negli ordini screwback, questo perché l'intervento manuale degli artigiani (assemblaggio e rifinitura dei molti pezzi di cui è composto l'ordine) era maggiore rispetto a quello richiesto per le versioni con sospensione più tarde, questo il motivo per cui chi lo realizzava spesso "firmava" con le proprie iniziali (o numeri) ogni pezzo. Proprio la sigla dell'artigiano rimane per me un'incognita: se è, come sembra, "Г У" non sono riuscito a trovare una corrispondenza su altri esemplari, se fosse "Р У" la sigla sarebbe già stata osservata. Vi lascio alle foto e aspetto i vostri commenti, sono curioso di conoscere la vostra opinione.