Ciao , dopo la strepitosa partita di Basket ( vittoria meritata anche per me ) con tutti voi vorrei ricordare con affetto e grande emozione la drammatica storia della grandissima atleta sovietica Elena Mukhina .
Olimpiadi di Montreal del 1976, la prestazione alle parallele asimmetriche della giovane atleta della Romania Nadia Comaneci , lascia sbalordita la giuria e tutto il pubblico presente , una prestazione perfetta mai raggiunta fino ad allora da nessun atleta al mondo , i sovietici non digerirono bene il trionfo della Comaneci e decisero di puntare tutto su Elena Mukhina .
Elena Mukhina nasce a Mosca nel 1960 , a soli 5 anni perde entrambi i genitori e viene allevata dalla nonna . A 12 anni viene notata da una delle tante selezionatrici che vagavano in continuazione per tutte le scuole dell’ Unione Sovietica e inizia i suoi duri allenamenti alla Dinamo di Mosca per poi trasferirsi con il suo allenatore al CSKA di Mosca . Qui viene affidata ad un nuovo allenatore Mikhail Klimenko ( pazzo criminale ) , fratello del campione olimpico Viktor . Klimenko intuisce da subito che Elena ha un talento straordinario, abbandona tutti gli altri atleti e si dedica completamente a lei sottoponendola a durissimi allenamenti giornalieri di 8 ore . In pochi anni Elena diventa un atleta di fama internazionale . Con i primi successi sportivi arrivano anche i primi infortuni ( se la fortuna è cieca la sfiga ci vede benissimo ) il primo arriva nel 1975, prognosi lesione delle vertebre . Il suo allenatore se ne infischia degli ordini dei medici e costringe la sua atleta a togliersi il collare ortopedico e la sottopone a duri allenamenti giornalieri di 6 ore . Nel 1977 trionfa agli europei di Praga, prima alla parallele asimmetriche al corpo libero e alla trave . Nel 1978 malgrado un lieve infortunio alla caviglia, diventa la regina dei mondiali oscurando anche il talento di Nadia Comaneci che dichiara : Elena Mukhina sarà la nuova campionessa olimpica . Nel 1979 subisce un altro infortunio, frattura della caviglia, i medici consigliano alla ragazza il ritiro dallo sport ma il suo allenatore non ne vuole proprio sapere. La caviglia è ancora debole ma per lui va tutto bene si possono iniziare gli allenamenti in preparazione delle olimpiadi di Mosca . Qualche settimana prima delle olimpiadi, mentre prova un salto mortale e mezzo all’indietro ( Thomas ), la rotazione non si completa , Elena sbatte la testa contro il tappeto. La diagnosi questa volta è spietata, paralisi completa dal collo in giù . Tutto il mondo sportivo viene a conoscenza della gravità dell’incidente solo nel 1982 , quando il presidente del Cio J.A. Samaranch dopo il consenso delle autorità sovietiche si reca a Mosca per consegnarle la medaglia d’argento al merito olimpico . Elena Muckhina muore nel 2006 .
In ricordo di una grande donna una grande atleta .
Negli anni 70 le maggiori testate giornalistiche sportive del mondo attaccarono duramente i metodi di allenamento sovietici e dei suoi stati satellite in particolare quelli rivolti ai bambini .
http://www.youtube.com/watch?v=FMdjhEcY3SM
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