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Recentemente mi sono capitati alcuni documenti provenienti dalla DDR (passaporti scaduti, visti, ecc.).
Tra questi, comunque abbastanza comuni, posto alcune immagini di un "erede" del Wehrpass del terzo reich... ed un tesserino da radiotelegrafista (?) del GST.
Di quest'ultimo, mi ha colpito la data del rilascio, visto che meno di due settimane dopo nascevo....
Ehhh....si invecchia...

Documenti interessanti. Nati senza foto?

Il brevetto da Funker della GST, sì.
Invece nel libretto di servizio della NVA, ci sono due spazi per le foto: uno per la foto in uniforme, l'altro per la foto in Borghese, come in quest'ultimo caso (quarta foto).

L'ho solo coperta, per privacy.

Ma poi ho lasciato scoperti nome e cognome.............

Però non conosco il criterio per il quale andava una foto oppure l'altra....cercherò notizie

Bei documenti!

Allora, non li ho con me e vado a memoria: nei Wehrdienstausweisen ci sono 4 pagine per la foto e le indicazioni del periodo di servizio (sotto la foto, in bianco in questo documento), questo per permettere un aggiornamento della foto e dei dati di servizio ad ogni richiamo.
Il Wehrdienstausweis veniva compilato al momento della visita di leva (solitamente ai 18 anni, come il nostro Dieter), veniva riempito il campo apposito dall'ufficiale medico (abile per i Mot. Schuetzen in questo caso), venivano aggiunti i dati anagrafici e battuta la piastrina. La fotografia del coscritto, in abiti civili, veniva apposta sulla prima pagina.
Quando il coscritto veniva chiamato a servire la patria socialista nella NVA, una volta arrivato in caserma e completata la vestizione, la seconda pagina veniva aggiornata con una nuova foto in divisa e compilato il primo campo sotto la scritta "Gueltig als Dienstausweis", che indicava la data di inizio del servizio militare, il timbro dell'unità e firma dell'ufficiale compilatore.
Una volta compilata la seconda pagina la prima, quella della visita di leva e della foto in borghese, veniva tagliata sul bordo e cestinata.
Completato il servizio di leva (o la carriera militare, questi ausweisen venivano utilizzati anche dagli ufficiali) in caso di richiamo (a volte pochi mesi di aggiornamento) si compilava la terza pagina e via dicendo, sempre tagliando via la precedente. In questo modo, aprendo la copertina grigia del libretto, si aveva sempre davanti la fotografia ed i dati correnti.

Rispolvero l'argomento, con una recente acquisizione.
Si tratta del Wehrpass, vero e proprio "erede" di quello della Wehrmacht, e precedente alla versione Wehrdienstausweis qui sopra postata.
La similitudine di alcuni dettagli del suo....avo (ma vista la poca differenza d'età...direi "parente stretto"... ) è evidente dal confronto...
Si tratta di una sorta di "carta di identità militare" di un soldato di fanteria (Mot. Schutzen) in servizio nei primi anni '60.
Riferimenti al commando di Potsdam (Berlino) e poi, credo, al passaggio come "riservista"...(?)
Aggiungo alcune immagini delle pagine riportanti alcuni dettagli, escludendo (per ora) quelle non scritte.

C'è l'elenco delle armi con cui è stato addestrato? Sarei curioso di saperlo.

Materiale veramente interessante e che non avevo mai visto.
Grazie per la condivisione.

Andrea58 ha scritto:C'è l'elenco delle armi con cui è stato addestrato? Sarei curioso di saperlo.

Macché...purtroppo no.

A parte il fatto che il nostro soldatino sembra che non abbia combinato un granche, durante il servizio, la grossa differenza con il Wehrpass in uso durante la seconda Guerra Mondiale sta proprio nelle pagine delle dotazioni.
Sia per quanto riguarda tutto il materiale assegnato d'ufficio (quante calze, quante paia di stivali, quanti elmetti...), che le armi in uso...........su questo della NVA, non ce n'è traccia.

L'unico accenno "all'azione" è nelle pagine intitolate "Teilnahme an Kampfhandlungen" che si può tradurre con "Partecipazione ai Combattimenti" anche se penso che il riferimento sia alle esercitazioni...

In più , altre pagine (sempre bianche, perciò non postate) con eventuali promozioni, decorazioni, ferite.

Comunque, interessante.

Il materiale in dotazione era nel soldbuch (per essere precisi).
Rimane comunque un documento interessante e poco comune e che testimonia ancora di più il perpetuare dello stile del III Reich nella neonata DDR.